Com’è cambiata la ricerca di case dopo il lockdown
Pubblicato martedì, 7 Luglio 2020Il lockdown causato dalla diffusione del coronavirus ha cambiato in modo sostanziale il target di ricerca immobiliare di circa un milione e mezzo di famiglie italiane.
Cos’è cambiato nella ricerca d’immobili?
Il lockdown ha costretto a rimanere chiuse nelle proprie abitazioni milioni di famiglie e persone. Questa condizione di permanenza forzata in casa di più soggetti, che precedentemente si incontravano solo per poco tempo la sera, ha fatto emergere in modo evidente e drastico i difetti o gli aspetti negativi delle abitazioni.
Da qui la ricerca di nuove case con parametri differenti rispetto al passato.
I nuovi parametri di ricerca immobiliare
In precedenza il parametro principale nella ricerca della casa era la zona o il quartiere, che doveva essere centrale per chi ne aveva la possibilità, semicentrale o più esterno, purché servito dai mezzi pubblici.
Ora, dopo il famigerato lockdown le cose sono cambiate, si guarda infatti con molta attenzione agli spazi realmente vivibili interni ed esterni all’abitazione; riassumendo la casa dovrà essere idonea alla confortevole convivenza di tutto il nucleo famigliare e consentire la possibilità di lavorare da remoto col cosiddetto “smart working”.
Non è detto che questi desiderata estrapolati dalle ricerche, si traducano in compravendite immobiliari, ma sicuramente potranno fornire dati interessanti utili agli operatori del settore immobiliare, per comprendere in che direzione sta andando il mercato.
Ristrutturazioni di case
Infine, circa il 46% degli italiani dichiara di voler riorganizzare gli spazi interni alle abitazioni, ristrutturando l’immobile ed eventualmente adeguandolo dal punto di vista energetico, approfittando degli incentivi statali.